Il programma della Giornata di Studio si erge come faro di inclusività e sensibilizzazione nel mondo del cinema.
Il cuore pulsante di questo progetto è il desiderio di esplorare la relazione tra il cinema e la rappresentazione della disabilità. Guidato dal Prof. Giuseppe Balirano, il progetto si basa su nuove metodologie didattiche, mirando a coltivare un'ottica inclusiva che abbracci ogni sfumatura del tema della diversità.
Un aspetto singolare di questa iniziativa è l'opportunità offerta a tre individui ciechi o ipovedenti di immergersi in un percorso didattico e formativo ispirato al film "Blue" di Derek Jarman. Attraverso laboratori dedicati, il progetto promuove non solo l'alfabetizzazione all'immagine audiovisiva, ma spiana nuove strade nell'innovazione sociale, abbracciando la ricerca linguistica e nuove pratiche educative.
I partecipanti selezionati non solo hanno avuto accesso a un percorso formativo approfondito di almeno tre incontri, ma hanno avuto anche l'opportunità di collaborare con esperti del campo cinematografico e sonoro.
Il risultato? Opere originali e personali che narrano il loro mondo, viste attraverso il filtro unico della loro prospettiva.
La creazione di almeno tre opere originali è il frutto del lavoro svolto all'interno di questo laboratorio immersivo. Questo non solo offre una vetrina per le voci di queste persone nel mondo del cinema, ma rappresenta anche un tributo tangibile all'inclusione e all'educazione alla diversità cinematografica.
"Idee Cinematografiche Differenti" è un invito al "social viewing", trasformando l'esperienza solitaria della visione in un'attività collettiva. È un faro di inclusione che, attraverso laboratori dedicati e attività di produzione originale, promuove un'azione tangibile di innovazione sociale nel campo linguistico e dell'educazione all'immagine.
L'Università degli Studi di Napoli L'Orientale si erge come paladina dell'inclusione, sostenendo e promuovendo l'educazione al cinema della diversità. Un'opportunità straordinaria per esprimere la creatività e dare voce a un mondo che spesso rischia di essere inascoltato.