L’università l’Orientale, Maria Rosaria Ricci al Laboratorio Tecniche di Linguaggio Giornalistiche

L’università l’Orientale, Maria Rosaria Ricci al Laboratorio Tecniche di Linguaggio Giornalistiche

Martedì 04/04/2023 – La redattrice di GoMagazine si racconta e presenta il suo libro ai presenti

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(Il professor Francesco Giordano introduce il meeting con Maria Rosaria Ricci)

Altra lezione, altro evento al Laboratorio Tecniche di Linguaggio Giornalistiche del Professor Francesco Giordano. Questa volta a dirci la sua, e a raccontarsi, è il turno di Maria Rosaria Ricci, scrittrice nonché redattrice per GoMagazine e VEDtv.

Un incontro unico ed emozionante, che ha posto una base per un’eventuale prossima progettazione di un docufilm sulla sua vita.

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Maria Rosaria lotta dalla nascita, a causa di un errore ginecologico, contro una tetraparesi ma, come racconta, ha dimostrato con grande forza di non voler essere soggiogata e sottomessa alla malattia. Ed è una grande prova di virtù quella che ha portato durante l’incontro. Sempre col sorriso, si è preoccupata di preparare un discorso scritto da far leggere ai presenti, durante il suo racconto, “nel caso non doveste capirmi”.

“Consapevolezza, accettazione e rimodulazione” - sono le tre parole che ha usato e che l’hanno accompagnata nella sua vita, permettendole di vivere con normalità – “La mia prima vera accettazione è partita dall’amore dei miei genitori, dei miei fratelli maggiori e dell’intera famiglia compresa di zii e cugini. Il loro impegno e la loro dedizione ha fatto sì che io venissi considerata Persona, con la P maiuscola” – con questa frase ha colpito nel profondo la platea ed ha continuato poi con il suo discorso – “Questo ha fatto sì che io vivessi, e vedessi, la mia disabilità in un’ottica diversa, rompendo le righe del pregiudizio e delle ideologie culturali e mentali.”

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“Io mi ricordo che ero piccola e tra mio fratello e me, che ci sono dodici anni di differenza, il pomeriggio che avevo finito i compiti come tutti i bimbi mi mettevo a vedere i cartoni. Lui arrivava, mi dava uno scappellotto” – ricorda sorridendo la scrittrice – “mi spegneva la televisione e le parole che mi diceva, che non dimenticherò mai, erano «Spegni questa televisione, stai perdendo tempo. Prendi un libro e leggi.»”

Libri che l’hanno poi accompagnata a crearsi il bagaglio culturale e che l’hanno ispirata a scrivere “Abilmente. Il coraggio di non arrendersi.”, il suo libro di carattere autobiografico e che racconta della sua vita, dei suoi momenti più duri e delle sue battaglie che non ha mai avuto paura di affrontare e che l’hanno resa, usando una precedente citazione, la “Persona con la P maiuscola” che è oggi. La sua postura, l’autonomia che ha guadagnato, la patente, l’equitazione, sono solo alcune delle cose che vengono da lei raccontate col sorriso.

“Me ne stavo aggrappata ben bene alla ringhiera del cancello e questo mi permetteva di tenermi in equilibrio e di calciare il pallone che veniva in mia direzione.” – il regista Maurizio Giordano, in un suo intervento, legge un passo tratto dallo scritto dell’autrice – “Ribattere con i piedi sempre con più forza quella palla in rotolamento al suolo, era per me un purissimo divertimento.”

(§ VEDTv - Articolo di giornalismo partecipativo redatto da Domenico Perna del Laboratorio Tecniche di Linguaggio Giornalistico dell'Università di Napoli L'Orientale)