La foto per un articolo per il web ha la stessa funzione di una vetrina per un negozio. Il giornalista Luigi Pasquariello ospite all'Orientale.

Il Laboratorio di Tecniche di Linguaggio Giornalistico presso l'Università L'Orientale ha avuto il piacere di ospitare il giornalista Luigi Pasquariello, impegnato in tante testate giornalistiche sul web e redattore di un rinominato emittente: Napoli Canale 21.

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Prima di introdurre l'oggetto focale, il giornalista Luigi Pasquariello ha chiarito la differenza tra la scrittura di un sito che fa informazione e la scrittura di un sito che mira a fare traffico, cioè al tanto ricercato "click" del lettore. Facendo riferimento a quanto accaduto riguardo il match Italia-Inghilterra, l'ospite ha fatto notare che la diversità si riflette nella scrittura, precisamente nella scelta della parole del titolo. Prima del tanto atteso evento, i tifosi di entrambe le squadre avrebbero dovuto giocare la grande << partita dell'amicizia>>, come suggerito dai media britannici. Avrebbe dovuto rappresentare un incontro amichevole, un semplice modo per stemperare la tensione, ma ha ottenuto l'effetto contrario.

Si legge che uno degli organizzatori inglesi avrebbe ricevuto una mail intimidatoria, nella quale si esplicitava l'intenzione di annullare la "partita dell'amicizia", se davvero si fosse organizzata. In merito a questo argomento, la scelta del titolo per l’articolo di un sito di informazione che recita :" Italia- Inghilterra:sale la pressione, cancellata la partita" ha come unico scopo quello di confondere il lettore, che allarmato e incuriosito dalla notizia deciderà di fare "click" su quel sito, piuttosto che su altri. Confondere il pubblico portandolo a credere che la vera partita annullata possa essere quella tra le squadre della Nazionale, garantisce all'autore dell'articolo un'ottima rendita pubblicitaria online.

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<>. È questa l'esatta espressione usata dal redattore di "Canale21".

Questo meccanismo si riflette nella stessa struttura standard di un articolo per il web, che prevede: -Titolo illusorio (definito H1)
-Cappello introduttivo in grassetto che non deve svelare la vera notizia.
-Paragrafo e\o capoverso

- Foto rappresentativa -Capoverso conclusivo.

La questione delle immagini è essenziale perché << la foto per un articolo per il web ha la stessa funzione di una vetrina per un negozio >>. Con questa semplice metafora si intende evidenziare la sua funzione di invogliare e conquistare il lettore.

Al contrario, gli articoli scritti dai grandi "Player" - che godono di una rendita di posizione e non necessitano di espedienti per catturare nuovi lettori- si presentano come testi a corpo unico e senza divisione in paragrafi.

In relazione a quest'ultima affermazione, il giornalista L. Pasquariello ha sottoposto ai presenti un importante quesito:" Dato un articolo di un sito che mira al traffico, perché è fondamentale dividere il testo in cinque paragrafi?".

"Prendendosi delle pause può aumentare la durata di lettura". È stata una delle risposte più vicine alla soluzione.

È difficile che un lettore, leggendo un articolo online, vado oltre la prima pagina di lettura. La divisione in paragrafi piccoli rende l'articolo "più agile" e veloce da leggere. Ne sono una dimostrazione gli articoli scritti e pubblicati sul sito "Tvplay.it" dallo stesso L.Pasquariello.

Ad oggi le notizie sul web viaggiano e vengono lette negli intervalli di tempo libero tramite smartphone. Potrebbe essere definita <> riportando l'espressione usata dal giornalista Francesco Giordano, che avanza un'ulteriore curiosità in merito ai servizi giornalistici.

 

(§ VEDTv - Articolo di giornalismo partecipativo redatto da Ida Maria Paparo Abate, aspirante giornalista del Laboratorio Tecniche di Linguaggio Giornalistico dell'Università di Napoli L'Orientale)