NAPOLI, L’AUTRICE MARIA ROSARIA RICCI OSPITE ALL’UNIVERSITÀ “L’ORIENTALE”

NAPOLI, L’AUTRICE MARIA ROSARIA RICCI OSPITE ALL’UNIVERSITÀ “L’ORIENTALE”

 ESCAPE='HTML'

(Il professore Francesco Giordano che presenta l’autrice Maria Rosaria Ricci e il suo libro).

La scrittrice e giornalista Maria Rosaria Ricci è stata ospite presso l’Università “L’Orientale” di Napoli, invitata dal Professore Francesco Giordano al Laboratorio di Tecniche Giornalistiche.

È la parola “coraggio” il fulcro del secondo incontro del laboratorio, in cui Maria Rosaria presenta il suo libro “Abilmente. Il coraggio di non arrendersi”, autobiografia in cui racconta la sua vita e la sua malattia.

“Ha trasformato le difficoltà in un trampolino di lancio per la normalità” è così che il professore Francesco Giordano introduce la scrittrice ai suoi alunni.

Maria Rosaria Ricci, a causa di un parto difficile, è affetta da tetraparesi spastica distonica, una malattia invalidante da cui però la scrittrice prenderà tutta la forza necessaria per superarne gli apparenti limiti ed affermare la sua indipendenza, affermare se stessa ed essere molto più della sua malattia.

Una storia di coraggio in cui, ponendosi in prima linea e raccontando di sé, Maria Rosaria ha voluto mostrare come la determinazione, la voglia di fare e il desiderio di indipendenza siano vere e proprie armi da brandire e con cui lottare. Raccontando del suo passato, del sostegno fondamentale della sua famiglia, di amicizie essenziali, ma soprattutto esponendo la sua volontà di mettersi in gioco nella vita, Maria Rosaria ha regalato una vera e propria esperienza che gli studenti difficilmente dimenticheranno.

 ESCAPE='HTML'

(L’autrice Maria Rosaria Ricci e la madre intervistate dal professore Francesco Giordano).

Trova nella scrittura la sua migliore alleata. Maria Rosaria racconta di aver sempre avuto, fin da quando era piccola, una passione per la lettura, sollecitata anche dal fratello che, quando lei terminava di far i compiti e voleva guardare i cartoni, lui la spronava a leggere, dicendole: “Chiudi questa televisione, stai perdendo tempo, prendi un libro e leggi”. La voglia di leggere, di voler vivere avventure altrui e viaggiare con la mente è poi diventata voglia di raccontarsi, ed è così che nasce il suo primo libro, caratterizzato dall’auto narrazione che ci permette di vedere il mondo che tutti noi conosciamo con una prospettiva diversa.

La scrittrice conclude il suo libro dicendo: “perché per essere veramente felici nella vita, niente può essere lasciato al caso, ma tutto deve convergere in un unico senso: quello del cambiamento, che non può che avere una gran dose di coraggio”, e lei di coraggio nella vita ne ha avuto molto per passare “dall’essere una lettera H ad una persona” perché Maria Rosaria fin da piccola è stata associata al termine “Handicappata”, termine che però le stava stretto, e proprio per questo motivo si è rimboccata le maniche e ha dimostrato a tutti di essere molto di più.

Se l’incontro è iniziato vorticando attorno alla parola “coraggio”, termine con cui lei stessa definisce la prima parte della sua vita, alla domanda: "come intitolerebbe invece questo nuovo capitolo della sua vita?", la sua risposta è stata: “resilienza”, altro vocabolo molto forte che racconta tanto della forza di Maria Rosaria e che ci auguriamo la porti a ideare altri scritti o importanti progetti di cui non vediamo l’ora di vedere la realizzazione.

 ESCAPE='HTML'

(L’autrice Maria Rosaria Ricci durante la presentazione della sua opera).

(§ VEDTv - Articolo di giornalismo partecipativo redatto da Monia Taranto, Martina Derviso, Maria Annicelli, Sara Petrachi del Laboratorio Tecniche di Linguaggio Giornalistico dell'Università di Napoli L'Orientale)