RECENSIONE VEDTV FILM IN CONCORSO al GIFFONI FILM FESTIVAL Generator +13: GUILT by Ümran Safter (Turkey, 2022)

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RECENSIONE VEDTV FILM IN CONCORSO al GIFFONI FILM FESTIVAL  Generator +13:

"GUILT" by Ümran Safter (Turkey, 2022, 84’)

Il film è autobiografico e racconta di due ragazze, Reyhan e Shukran che vivono in un villaggio conservatore dell'Anatolia centrale.

La prima cosa che si nota quasi subito è che tutta la storia viene raccontata dal punto di vista delle donne, tagliando completamente fuori gli uomini o mettendoli in cattiva luce. Il messaggio che la regista ha voluto dare è essenzialmente questo: la situazione drammatica delle donne in Medio Oriente deriva dalla volontà di controllo da parte degli uomini.

Ed è proprio qui che entra in gioco la ribellione ai valori tradizionali, personificata dalla zia di Reyhan della quale non si vede il volto se non per pochi secondi. Più che alla sua immagine si è voluta dare importanza alla sua voce, una scelta simbolica che rimanda all’isolamento in cui il villaggio l’aveva costretta a vivere. Infatti il villaggio stesso è come personificato e diventa il nemico che costringe le donne a vivere praticamente come schiave, sommerse dalle faccende nelle quattro mura di casa.

Ma Reyhan non ci sta: lei vuole vivere, la religione rappresenta un giogo opprimente che non le permette di respirare. Ed ecco che con la sua amica organizza una vera e propria fuga verso la città, che diventa invece il luogo dove essere finalmente libere. Lì non le conosce nessuno, non contano il grado di parentela o la reputazione. Poi finalmente alla fine della storia arriva la pioggia: dopo che Reyhan ha trovato il coraggio di rispondere alla nonna e dire quello che pensa, riceve l’abluzione che fino a quel momento non era riuscita ad ottenere.

Quindi è come se la natura e non la religione avesse il potere di purificare. Tre generazioni in cui praticamente non è cambiato nulla lasciano il posto alla speranza che finalmente ci sia qualcuno che rompa questo circolo e che le donne possano essere davvero artefici del proprio destino.

(per §VEDTV  Elisabetta Giordano)

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