RECENSIONE VEDTV FILM IN CONCORSO al GIFFONI FILM FESTIVAL Generator +18: NORTH OF ALBANY by Marianne Farley (Canada, 2023)

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RECENSIONE VEDTV FILM IN CONCORSO al GIFFONI FILM FESTIVAL Generator +18:

"NORTH OF ALBANY" by Marianne Farley (Canada, 2023, 107’)

“Ho iniziato ad aggiustare le cose piuttosto che scrivere di cose che non possono essere aggiustate”

È questo il messaggio nascosto dietro la storia raccontata in questo film in concorso per la categoria Generator +18.

Paul, personaggio che potrebbe sembrare secondario ma che di fatto risulta centrale nella narrazione, è un meccanico che con molta riluttanza accetta di riparare l’auto di Annie. La donna è in fuga da Montreal con i due figli Felix e l’adolescente Sarah, per qualcosa di grave che la ragazza ha fatto e che non si scoprirà se non alla fine della storia. Il fratellino è invece rappresentato come un’anima pura, che colpisce subito l’attenzione dello spettatore: il suo mondo è privo di tutte le cose brutte da cui gli adulti scappano e che ritengono irreparabili. Invece per Felix tutto può essere aggiustato ed è per questo che si legherà molto, durante il breve soggiorno nella piccola città degli Adirondack, all’unico meccanico della zona che è proprio Paul. La macchina di Annie infatti si rompe poco lontano dalla cittadina e loro devono assolutamente andare via da lì. Paul è infastidito dall’insistenza della donna, mentre sua figlia Hope ritrova il diario di Sarah in cui è scritto il suo grande segreto.

Hope è un altro personaggio importante nella storia, la classica ragazza ribelle che ce l’ha con il padre sostenendo che non gli è mai importato nulla di lei. Ma non è così semplice. Il film tratta anche il tema molto attuale delle sparatorie nelle scuole americane e la moglie di Paul è una delle tante vittime.

Un altro tema sociale molto importante inserito nella storia è quello dell’immigrazione: la regista ha voluto rappresentare i vari tipi di americano, ad esempio la “brava persona che però è contro l’immigrazione e gli immigrati. Le strade di Sarah e Hope ad un certo punto si incontrano, l’antipatia reciproca che inizialmente provano si trasforma in qualcosa di più.

Sarah si innamora e il suo sentimento permette alla regista di affrontare un altro tema importante: l’andare verso l’altro cercando se stessi, ed è proprio quello che fa la giovane protagonista alla fine del film. Ritrova se stessa accettando di tornare a Montreal e assumersi la responsabilità di quello che ha fatto; solo allora smette di pensare a se stessa come un qualcosa “che fa notizia” e che non può essere aggiustato, qualcosa da nascondere.

Inizia così un altro viaggio, ma come dice Felix lasciando a Paul il robottino che tante volte il meccanico gli aveva rimesso a posto: “tornerò a prenderlo”, perché anche se siamo “rotti” e pieni di difetti possiamo sempre migliorarci e crescere. Possiamo tornare a funzionare quando pensavamo che non sarebbe successo mai più.

(per §VEDTV  Elisabetta Giordano)

 

Trailer