TAX CREDIT e PRODUCT PLACEMENT

TAX CREDIT

Per chi vuole investire nel settore audiovisivo con il tax credit sono concrete le possibilità di beneficiare di rilevanti agevolazioni fiscali.

È un provvedimento che va nel senso di un decisivo rafforzamento del comparto nel nostro paese e anche in una prospettiva di maggior impatto sul mercato internazionale. 
 

Il tax credit esterno è un’agevolazione fiscale introdotta in Italia dalla legge Finanziaria del 2008. Nell’art. 1 si prevedono misure di credito d’imposta. Il tax credit, appunto, che permette a soggetti privati, esterni alla filiera del cinema, di investire nella produzione di film italiani accedendo a un credito d’imposta, compensando debiti fiscali relativi a Ires, Irap, Irpef, Iva, contributi previdenziali e assicurativi, pari al 40% dell’apporto fornito. Il restante 60% investito e recuperato in via prioritaria rispetto a tutti entro 90-120 giorni dall’uscita in sala del film. Inoltre, l’impresa acquisisce una quota degli utili del film, da negoziare caso per caso con i produttori.


Le imprese che decidono di investire nella produzione di film italiani sottoscrivono con il produttore un contratto di associazione in partecipazione.


L’investitore deve essere soggetto a tassazione in Italia. Ogni azienda può investire nella produzione di film italiani massimo 2.500.000 euro per anno fiscaie e quindi ottenere un credito d’imposta massimo di 1.000.000 di euro sempre per periodo d’imposta. Le imprese possono coprire fino al 49% del costo eleggibile di produzione per opera cinematografica.


L’opera cinematografica deve essere di nazionalità italiana e deve rispettare i requisiti di eleggibilità culturale della Direzione Generale per il Cinema. Il produttore deve rispettare il vincolo di territorialità, cioè che almeno l’80% dell’apporto esterno ricevuto sia speso sul territorio italiano. Il contratto deve essere stipulato e il finanziamento erogato entro la data di presentazione della richiesta del Visto Censura. Questo permette all’imprenditore di finanziare anche film in fase di realizzazione o la cui lavorazione è appena terminata. Il produttore deve rendiconta re l’affare all’investitore e deve eseguire le procedure previste dal MÌBACT per l’ottenimento dei benefici fiscali.

Oltre a rappresentare un’indubbia spinta all’investimento nel cinema italiano per i benefici fiscali che ne derivano, il tax credit costituisce un formidabile veicolo di comunicazione di prodotti, servizi e marchi commerciali.

l’attivazione di attività di pr, lo studio di scene di product placement o operazioni di cross advertising o cross promotion, la distribuzione di materiale pubblicitario dell‘azienda alle anteprime e alle proiezioni stampa ecc.

Quasi tutte le categorie hanno investito in lungometraggi di nazionalità italiana. Istituti di credito, aziende manifatturiere, distribuzione, trasporto, lusso etc. I motivi sono di ordine finanziario, partecipando agli utili economici generati dal film e motivi strategici di comunicazione, legando il proprio brand o prodotto/servizio alla campagna pubblicitaria del film o addirittura nella sceneggiatura.

MIBACT TAX CREDIT AGEVOLAZIONI FISCALI

PRODUCT PLACEMENT

Il Product Placement è una forma di comunicazione commerciale che consiste nell’inserire o nel fare riferimento a un prodotto (a un servizio o a un marchio) all’interno di un contenuto narrativo già precedentemente costituito ed architettato, quale può essere ad esempio un film cinematografico, un programma di intrattenimento televisivo, ecc.., riuscendo ad integrarsi e addirittura ad interagire con esso.

Tale inserimento avviene  (di norma) dietro pagamento di un corrispettivo da parte dell’azienda che viene ad essere pubblicizzata.

I tempi in cui venivano sfruttati tali canali per promuovere “oculatamente ed occultamente” stanno finendo, ora infatti, anche attraverso decreti emanati verso tale proposito (ad esempio in Italia il Decreto Urbani) si è venuti ad ottenere un canale legale e ben strutturato in termini di metodi e limitazioni legali denominato Product Placement.

La pubblicità indiretta generata dal Product Placement può inoltre essere utilizzata in diverse forme e varianti.

Il product placement può essere attuato attraverso diverse tipologie:

Visuale (screen placement): si posiziona il marchio in primo piano rendendolo ben riconoscibile da parte dello spettatore … … bastano poche inquadrature affinché il ricordo rimanga impresso nella sua mente… se posizionato sullo sfondo occorrerà aumentare la durata e il numero di inquadrature affinché si possa ottenere lo stesso effetto di cui sopra…


Verbale (script placement): … il marchio viene richiamato dai protagonisti del prodotto audiovisivo e cattura l’attenzione dello spettatore… … il brand viene affiancato alla reputazione del protagonista che lo cita. Questa forma di product placement è meno frequente rispetto a quella visuale, ma l’effetto che provoca è senz’altro più incisivo, in particolar modo se inserito correttamente nel contesto del film…


Integrato (plot placement): … è la forma di product placement più potente e coerente con la sua natura… si differenzia dalla pubblicità infatti un inserimento nato da una collaborazione tra azienda e produzione … tale da integrarlo adeguatamente all’interno della trama… … il prodotto si integra all’interno del film diventando parte della trama se non addirittura il protagonista principale… in alcuni casi come Gran Torino, Il diavolo veste Prada, Indian, si riesce a posizionare il brand nel titolo del film (name placement).

PRODUCT PLACEMENT

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