Un’esperienza indimenticabile con Mariarosaria Ricci, ospite all’università “L’Orientale” di Napoli
La giornata di oggi è stata qualcosa di sorprendente e meraviglioso. I ragazzi che frequentano il laboratorio di “Tecniche di Linguaggio Giornalistico” hanno assistito alla lettura dell’epilogo del libro della scrittrice Mariarosaria Ricci. Ella ha letto un discorso che aveva preparato e sentirla parlare con la sua voce, nonostante le sue difficoltà linguistiche, è stato a dir poco emozionante.
Da circa un mese ha intrapreso un percorso di logopedia e di fatto, il modo in cui lei si esprimeva risultava abbastanza chiaro e comprensibile.
Ella ha raccontato del suo passato, del rapporto con i suoi genitori e fratelli che da sempre l’hanno supportata e aiutata nel suo percorso di vita. Ha raccontato che spesso i pregiudizi degli altri erano all’ordine del giorno, ma lei è riuscita a superare questo ostacolo e grazie alla scrittura ha spiccato il volo. Ora lei sta vivendo il suo sogno.
Cosa ci ha insegnato questa esperienza? Ci ha insegnato che la normalità è ciò che noi associamo alla maggior parte della gente e per questo, ciò che si distacca da questa finta normalità risulta anormale. L’esperienza con Mariarosaria Ricci ha fatto capire che normalità è “inclusione”, si chiama normalità tutto ciò che abitualmente apostrofiamo come diverso. Il diverso è normalità, è vita.
Grazie Mariarosaria per questo prezioso insegnamento.
(§ VEDTv – Articolo di giornalismo partecipativo redatto da Felice Morea del Laboratorio Tecniche di Linguaggio Giornalistico dell’Università di Napoli L’Orientale)