Video Essay “IL MARE CHE MUOVE LE COSE”

Video Essay “IL MARE CHE MUOVE LE COSE”, cortometraggio di Lorenzo Marinelli con Nando Paone, Gea Martire, Joshua David Atotor
Festival distribution & world sales by ShortsFit

Script maker : Irene Crescente

Voice Over: Marika De Luca

Video Editing: Roberta Durazzo

Music: Pavane pour une infante defunte – Ravel

-video essay prodotto nell’ambito del LABORATORIO DI CINEMA CLAOR /VED / DLLC dell’UNIVERSITA’ di Napoli “L’ORIENTALE” a-a- 2023/2024 – AAF – rassegna cinematografica “ Napoli e Multiculturalismo. Proiettato nell’ambito del Festival delle Lingue – Linguaggio Cinematografico e educazione all’immagine della pace.

Avreste mai pensato che la vostra vita sarebbe cambiata a causa di un topo? Sembra assurdo ma è proprio quello che succede a Massimo, il protagonista di “Il mare che muove le cose” di Lorenzo Marinelli. All’inizio del cortometraggio ci viene proposto un protagonista succube della malattia, il Parkinson. Infatti, gli viene difficile anche l’attività più semplice. Gli viene chiesto di liberarsi di un topo che sta consumando le loro riserve e poco dopo, cullato dal suono delle onde, si addormenta. Questo segmento del cortometraggio ci porta un cambiamento dell’immagine: difatti viene adoperata l’animazione di Marta Fontana per andare a descrivere un mondo surreale come quello del sogno. I tratti del disegno che richiamano l’agitarsi delle onde descrivono un sentimento di impotenza e di terrore del protagonista, che sente di essere anche più piccolo del topo. Sarà proprio un incontro con il fatidico topo e dargli la forza di affrontare la sua situazione. Topo che da bestia pericolosa si trasforma in ragazzino affamato. Basta uno sguardo alle mani tremolanti del ladrucolo per infondere in Massimo un senso di sicurezza e di appartenenza. Dunque non si sente più solo questo incontro cambia la visione che Massimo ha della sua vita, portandolo ad affrontare il suo futuro a quel più leggero.

/ 5
Grazie per aver votato!