Video essay “Il Vizio della Speranza” di Edoardo De Angeslis
Script: Grazia Volpe e Federica Simonetti
Voice over: Grazia Volpe
Video editing: Federica Simonetti
-video essay prodotto nell’ambito del LABORATORIO DI CINEMA CLAOR /VED / DLLC dell’UNIVERSITA’ di Napoli “L’ORIENTALE” a-a- 2023/2024 – AAF – rassegna cinematografica “ Napoli e Multiculturalismo. Proiettato nell’ambito del Festival delle Lingue – Linguaggio Cinematografico e educazione all’immagine della pace.
Il “Vizio della speranza” è incentrato su un personaggio principale: Maria.
Infatti possiamo vedere come le scene si susseguono seguendo il personaggio. Maria traghetta sul fiume prostitute nigeriane incinte che affittano l’utero per sopravvivere. Questo personaggio si può paragonare a Caronte, il traghettatore di anime della Divina Commedia. Maria passa le sue giornate a prendersi cura della madre e al servizio di zia Maria la “madame”. La sua esistenza quindi è caratterizzata dall’assenza di sogni che desideri.
Un giorno, però, compare Fatima, una delle ragazze di questa comunità e Maria va alla sua ricerca. Una volta trovata, però, la lascia andare perché ha capito cos’è la speranza nel momento in cui scopre di essere incinta.
Inizia così la sua rivoluzione umana. La speranza di Maria è visibile ogni volta che continua a tenere il bambino nonostante tutti la scoraggino e la invitino ad abortire.
Due personaggi importanti sono Carlo Pengue, che le ha salvato la vita quando era piccola e a cui Maria potrebbe fare affidamento del proprio bambino nel caso in cui lei dovesse morire e una bambina figlia di una delle prostitute, a cui si lega e che accudirà assieme a Carlo per strapparla al suo destino. La storia termina con la nascita del bambino frutto della speranza. E l’ambientazione dell’ultima scena si differenzia dalle scene cupe che abbiamo visto fino ad ora, poiché caratterizzata da quest’alba su una spiaggia, l’alba di nuovo all’inizio.
Oltre alle ambientazioni cupe si possono notare le pessime condizioni nelle quali vivono queste donne, ma nonostante questo possiamo vedere l’alternarsi di momenti di gioia. Un altro elemento che ci fa ulteriormente nell’ambientazione di questo film, sono le colonne sonore tipiche della musica napoletana.