Video essay LAB – “UN MILIONE DI ITALIANI NON SONO ITALIANI” di Maurizio Braucci.
Script maker: Francesco Caiazzo
Voice over: Giovanni Raffaele Storace
Video Editing: Riccardo Panico Bacgroud music: Aromatic – massobeats
-video essay prodotto nell’ambito del LABORATORIO DI CINEMA CLAOR /VED / DLLC dell’UNIVERSITA’ di Napoli “L’ORIENTALE” a-a- 2023/2024 – AAF – rassegna cinematografica “Napoli e Multiculturalismo”. Proiettato nell’ambito del Festival delle Lingue – Linguaggio Cinematografico e educazione all’immagine della pace.
Oggi parleremo del cortometraggio “ Un milione di italiani non sono italiani” di Maurizio Braucci conosciuto per essere anche lo sceneggiatore di Gomorra. In questo corto ha cercato di parlare di una tematica molto importante, ormai passata quasi in secondo piano: lo Ius soli. Infatti in Italia i cittadini stranieri nati qui ricevono la cittadinanza solo al compimento dei 18 anni, creando non pochi problemi durante tutta la loro vita da minorenni. La prima scena vede una giovane ragazza, Fatima vivere una normalissima vita da cittadina partenopea. Infatti il siparietto intorno a lei ci fa capire che culturalmente è napoletana a tutti gli effetti. Questa serie di inquadrature a mezzo busto e piano americano con pochi tagli, ci raccontano il momento in cui arriva le lettera chi le annuncia la cittadinanza italiana ormai conferita, le inquadrature che continuano anche durante la simpatica scena canora. La seconda protagonista è Sara, una ragazza con la passione per il canto che, come Fatima, è figlia di genitori stranieri. Quindi, attraverso l’inquadratura a figura intera quando parla con sua madre e a mezzo busto quando è da sola col fratello, conosciamo la sua comunissima vita come la nostra e veniamo a conoscenza del momento in cui le viene conferita la cittadinanza italiana. Dopodiché si cimenta nella sua più grande passione, il canto, Nella scena finale tutti si riuniscono cantando nella lingua del Popolo da cui hanno origini e, quello che vediamo noi, è un susseguirsi di brevi attimi immortalati di giovani stranieri presenti in Italia, ognuno dei quali in procinto di lavorare svolgere il suo hobby o semplicemente limitarsi a guardare la quarta parete. Lo scopo di questo corto è appunto la lotta verso un’Italia migliore, verso l’Italia accetti che giovani di origine straniera sono a tutti gli effetti, essendo nati e cresciuti in Italia e quindi aventi la cultura di questo paese nel loro sangue e nel loro cuore.