Video essay “MATHEMA” di Maurizio Giordano.
Script: Chiara Garbo e Sabrina Platone
Voice over: Chiara Garbo Editing: Chiara Garbo e Sabrina Platone
Musica: Chiara Garbo e Sabrina Platone
-video essay prodotto nell’ambito del LABORATORIO DI CINEMA CLAOR /VED / DLLC dell’UNIVERSITA’ di Napoli “L’ORIENTALE” a-a- 2023/2024 – AAF – rassegna cinematografica “ Napoli e Multiculturalismo. Proiettato nell’ambito del Festival delle Lingue – Linguaggio Cinematografico e educazione all’immagine della pace.
Siamo liete di presentarvi questo video essay. Oggi parleremo del lungometraggio “Mathema” di Maurizio Giordano. È un’opera che permette di comprendere le difficoltà affrontate da coloro che per vari motivi non hanno potuto usufruire di un’istruzione adeguata.
Prima di addentrarci nell’analisi riassumiamo brevemente la trama. “Mathema” racconta la storia dell’istruzione mancata degli adulti attraverso la suggestiva esplorazione visiva della città di Napoli. Il film intreccia interviste a docenti e studenti del CPIA quella narrazione immaginaria dell’insegnante che per la prima volta affronta le esperienze di una scuola serale. Durante questo viaggio il docente incontra diverse persone tra alunni e colleghi che lo guidano alla scoperta delle strutture educative di secondo livello, offrendo agli adulti una seconda opportunità di istruzione.
Uno dei temi principali del film, in linea con la visione artistica è documentaristica di Maurizio Giordano, è l’abbattimento del pregiudizio e dei luoghi comuni che circondano il CPIA. Questi pregiudizi condannano il CIPA all’invisibilità e al travisamento della sua missione fondamentale. Molti ignorano la sua esistenza, non lo riconoscono come una vera e propria scuola, anche perché, come sottolineato dalla dirigente del CIPA2 di Napoli, l’istruzione diffusa sul territorio rende difficile identificarlo come un edificio fisico e concreto.
L’istruzione adulti non è solo una questione di apprendimento, ma di inclusione sociale, di resilienza e di trasformazione personale e collettiva. Dobbiamo riconoscere la difficoltà e l’importanza di fornire l’opportunità educativa a chi non ha avuto accesso all’istruzione adeguata in giovane età. L’istruzione non è solo un mezzo per acquisire conoscenze ma è anche un potente strumento di inclusione sociale. Fornire accesso all’educazione agli adulti significa offrire loro la possibilità di integrarsi pienamente nella società, di partecipare attivamente alla vita comunitaria, di contribuire alla crescita del tessuto sociale. Non possiamo dimenticare l’importanza degli insegnanti nel supportare e motivare gli studenti adulti.
Gli educatori non sono solo trasmettitori di conoscenze, ma anche mentori e guide. Il loro supporto, comprensione, incoraggiamento, sono fondamentali per il successo degli studenti aiutandoli a credere in se stessi e nelle loro capacità.
In questo contesto la città di Napoli non è solo uno sfondo, ma un vero e proprio protagonista. Napoli con la sua ricca storia le sue complessità sociali, influisce profondamente sulla vita dei suoi abitanti. La città diventa un laboratorio artistico di esperienze educative dove ogni veicolo e piazza raccontano la storia di lotta e speranza.
E il titolo “Mathema” deriva dalla parola greca matematica che a sua volta proviene dal verbo “manthano”, significando apprendere e imparare. Questo titolo sottolinea che la scuola di ogni ordine grado è un ecosistema dove tutti insegnanti e studenti imparano reciprocamente. Questo è particolarmente vero per gli studenti a rischio di marginizzazione sociale e per gli stranieri. La cui piena integrazione e liberazione dello stigma dell’universo dipendono da un’adeguata formazione culturale.
Il cinema, per definizione, è un racconto per immagini dove la narrazione si sviluppa attraverso una sequenza di scene visive. Il documentario, al contrario, può essere visto come una successione di immagini che si raccontano, in cui ogni immagine possiede una voce propria capace di comunicare i messaggi e profondi e sfumati.
Maurizio Giordano, nel suo documentario, rappresenta questa differenza stilistica tramite l’inclusione del tessuto narrativo, con seguenze tratte da due film dedicate alla condizione dei carcerati.
Il primo film, “Le Stanze Aperte”, diretto dello stesso Maurizio insieme a Francesco Giordano, è stato pluripremiato per la sua capacità di rappresentare la vita dei detenuti in maniera umana e toccante. Il secondo film,” Reclusi”, utilizza un’espediente visivo molto particolare: i volti dei detenuti intervistati sono circoscritti in un rettangolo, come voler simboleggiare drasticamente la loro condizione di reclusi. Questo espediente rende visibile il concetto che, essendo carcerati, questi individui possono comunicare con il mondo esterno solo attraverso la stretta feritoia della porta della loro cella.
Il percorso delineato da Maurizio Giordano nel suo documentario offre uno sguardo approfondito sulla trama e l’essenza del progetto. Attraverso una serie di incontri con esperti e professori, siamo guidati attraverso le sfumature le indicazioni del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti. Esplorando la sue dinamiche fondamentali e la sua missione educativa, questi dialoghi illuminanti non solo chiariscono il ruolo cruciale del CIPIA nell’educazione degli adulti, ma anche le sfide le opportunità che affronta in questo contesto.
Il tragitto di Maurizio Giordano diventa quindi una metafora del viaggio interiore che ognuno di noi compie nella ricerca della verità e della realizzazione personale. E’ un invito a esplorare i confini della nostra conoscenza e ammettere in discussione le nostre convinzioni.
“Mathema” offre uno sguardo profondo ed umano, aspetti spesso trascurati del sistema educativo, evidenziando l’importanza del CPIA e del loro ruolo fondamentale nel comune di inclusione sociale e culturale. Con una narrazione coinvolgente e toccante Il film si trasforma in un viaggio emozionante attraverso la vita di coloro che trovano nella conoscenza una vera speranza e redenzione, sia dentro che fuori dal carcere. Con ogni scena, ogni testimonianza, siamo trascinati in un turbine di emozioni, dalla rabbia alla commozione, dalla disperazione alla speranza.
E alla fine ciò che resta è un profondo senso di gratitudine per il potere trasformativo dell’istruzione, per coloro che dedicano le proprie vite a renderlo accessibile a tutti.
“Mathema” ci ricorda che anche nelle circostanze più difficili c’è sempre la luce di speranza pronta a illuminare il cammino di coloro che scelgono di abbracciare il potere della conoscenza e della crescita personale.